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Come difendersi 

 

 

In caso di rapina è bene sapere come difendersi, quali sono i comportamenti da mettere in atto al fine di evitare danni e spiacevoli conseguenze.

Le norme comportamentali pratiche durante una rapina ci consentono di gestire l’evento al fine di:

 

  1.    limitare il più possibile i danni;
  2.    preparare le basi per assicurare la giusta sanzione al rapinatore;
  3.    attivare immediatamente le forze dell’ordine;
  4.    spiegare ai familiari, o colleghi in caso di azienda, come comportarsi per sventare la rapina e mettersi in sicurezza;
  5.    diffondere le nozioni per far si che il vicinato o quartiere sia preparato e pronto all’azione per allontanare il pericolo dalla zona stessa.

 

Innanzitutto è necessario saper distinguere i tipi di rapina.

Parliamo di “rapina in senso proprio” quando il malvivente ha premeditato la rapina stessa, per cui seguirà un piano ben architettato, con precedente periodo di osservazione di comportamenti, abitudini, orari e quanto gli consenta di conoscere nello specifico i nostri spostamenti.

Larapina impropria invece è la conseguenza di un intrusione, di un furto dove il ladro viene sorpreso a commettere il reato e ne consegue una reazione della parte offesa. Il malvivente a questo punto può mettere in atto azioni violente o di minaccia.

 

 

Come reagire in caso di rapina

L’esito della rapina deriva direttamente da come si reagisce alla stessa.

Premesso che la strategia migliore, nel caso in cui ci trovassimo nel dubbio che qualcuno sia entrato in casa o in azienda in nostra assenza, è di allertare immediatamente le forze dell’ordine.

Qualora ci trovassimo invece faccia a faccia con il rapinatore è consigliato:

 

 

  • non reagire, ma cercare di rallentare l’azione fingendosi accondiscendenti;
  • mantenere la calma e non mostrarsi impauriti, cercare piuttosto di creare un legame per poter negoziare;
  • non guardare in volto il rapinatore, ma osservare con attenzione i contorni e in particolar modo :

– abbigliamento;

– comportamento e caratteristiche peculiari;

– altezza;

– nazionalità o parlata che possa indicarne la provenienza.

  • osservare eventuali vie di fuga e i mezzi utilizzati per la stessa.

 

 

 

Evitare la violenza

 

Abbiamo accennato alla possibilità di negoziazione.

Ad ogni azione corrisponde una reazione, ed è importante cercare di mantenere la lucidità e adottare delle strategie razionali per difendersi senza causare effetti negativi sulla rapina in atto.

La nostra reazione può dunque inficiare sul buon esito della rapina.

Esistono due tipi di reazioni che portano a due esiti diversi.

Se la parte offesa reagisse con panico, urla e si agitasse, inevitabilmente creerebbe ansia nel rapinatore con conseguenti reazioni affrettate e probabilmente violente.

Viceversa se cercassimo il confronto, la comunicazione e  in un certo qual modo la negoziazione della nostra posizione, il malvivente verrebbe portato su un altro piano, più rilassato, meno ansioso e con molta probabilità abbasserebbe le sue difese aggressive verso di noi.

Dobbiamo tenere in considerazione alcuni fattori della negoziazione:

  • il delinquente conosce gli esiti della rapina: ha già messo in conto il buon esito con il bottino, ma anche l’eventualità di ulteriori danni a scapito di altre persone;
  • la parte offesa può puntare sull’importanza di avere salva la vita per entrambi e far leva sullo spirito di conservazione anche del rapinatore stesso;
  • si può allentare il rischio che il rapinatore perda il controllo e metta in atto azioni violente e sconsiderate.

 

 

 

Il telesoccorso: dispositivo di sicurezza per le emergenze

Il telesoccorso è un allarme personale d’emergenza, che portato al collo o con se può, se pigiato, allertare immediatamente il numero di telefono cui è collegato, parenti o le forze dell’ordine.

In caso di rapina infatti basterebbe spingere il bottoncino del dispositivo per inviare una richiesta d’emergenza.

Questo sorta di “chiave antipanico” viene spesso usata da persone anziane che vivono sole, o con particolari problemi per cui è necessario il loro monitoraggio, ma non solo.

Può essere usata anche dalle aziende per dare maggiore sicurezza ai propri dipendenti.

 

Dunque si può mettere in atto un’altra strategia di comportamento dotandosi di un pulsante antipanico, collegato direttamente al proprio sistema d’allarme, per cui, premendo il pulsante,  scatterebbe nell’immediato la sirena acustica allertando il vicinato, o il numero di telefono di un parente o le forze dell’ordine cui è collegato il dispositivo stesso. 

 

 

Cosa fare dopo la rapina

Se si è stati vittime di una rapina e per non intralciare il lavoro delle forze dell’ordine e facilitarle sarebbe bene:

–  restare sul posto e cercare di trattenere anche gli eventuali testimoni che possono essere utili per le indagini;

–  non toccare nulla, cercare di non contaminare le parti o le zone in cui è stato il rapinatore;

–  in casi di presenza di un sistema di videosorveglianza visionare i dispositivi di registrazione e fare immediatamente un back up per salvarne una copia.

Se parliamo di un’azienda sarebbe bene informare immediatamente l’associazione di categoria per coinvolgerla nella tutela legale dell’azienda, nel caso in cui si costituisse parte civile nel procedimento contro i malviventi e per coinvolgere altri colleghi che operano nel settore sicurezza del quartiere.

 

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