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Coronavirus e responsabilità in azienda

Continua la Fase 2 e la convivenza con il Coronavirus  e tutto ciò che ne consegue: dalla definizione di responsabilità in azienda al rischio penale in caso di contagio.

Con la firma del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020 si è varata l’apertura della maggior parte delle attività produttive, dando il via ad una maggiore libertà di movimento.

Il DPCM contiene nel dettaglio le procedure per la convivenza con il coronavirus, dai protocolli siglati per le le singole fedi religiose a quelli relativi alla sicurezza sul lavoro, inerenti i presidi e gli obblighi aziendali, a quelli per il trasporto pubblico.

 

Coronovirus in azienda: rischio penale

E’ assodato che il Coronavirus ci ha cambiati.

Così come ha cambiato le nostre abitudini di vita, ha influenzato notevolmente anche il mondo del lavoro e la concezione di sicurezza all’interno di esso.

Infatti per poter far ripartire il paese si è reso necessario tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e mantenere la salubrità nelle aziende.

Si è così integrato il protocollo di sicurezza ed inserito come allegato 12 nel DPCM del 17 maggio 2020.

 

[eltd_button size=”” type=”solid” text=”Linee Guida anti – Covid-19″ custom_class=”” icon_pack=”font_awesome” fa_icon=”” link=”https://www.powersic.it/wp-content/uploads/2020/05/riaperture-veneto.pdf” target=”_blank” color=”” hover_color=”” background_color=”#e30614″ hover_background_color=”#e30614″ border_color=”” hover_border_color=”” font_size=”” font_weight=”” margin=””]

 

Di qui vi illustreremo le linee guida del protocollo, che ci serviranno per capire quali sono le responsabilità in azienda e il rischio penale in caso di contagio.

In sintesi le raccomandazioni del governo riguardano:

  1. informazione;
  2. accesso in azienda;
  3. igiene;
  4. spazi comuni;
  5. spostamenti;
  6. caso sintomatico sul luogo di lavoro;
  7. medico competente.
Informazione

L’azienda ha l’obbligo di informare tutti i dipendenti, fornitori ed avventori secondo le modalità più efficaci ed opportune sulle disposizioni governative in materia di sicurezza per contrastare il contagio da coronavirus in azienda. Le informative verranno consegnate o affisse in luoghi visibili e riporteranno:

  • il divieto di entrare in azienda con sintomi influenzali o simili e/o febbre oltre i 37,5° e l’obbligo di avvisare immediatamente il proprio medico di famiglia;
  • il divieto di protrarre la propria permanenza in azienda in seguito alla comparsa di sintomi influenzali anche dopo l’inizio del proprio turno;
  • l’impegno a rispettare tutte le norme imposte dall’azienda per evitare il diffondersi del virus;
  • l’impegno ad informare repentinamente il proprio responsabile in caso di presenza di sintomi, avendo cura di rispettare le distanze per evitare contagi in azienda.
Accesso in azienda e igiene

L’accesso al luogo di lavoro verrà regolato e contingentato. I dipendenti potranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea, in caso di positività si isolerà il dipendente e gli verrà fornita una nuova mascherina.

I fornitori, trasportatori e personale esterno non potranno accedere ai luoghi in comune con i dipendenti. Seguiranno le procedure aziendali con procedure di ingresso, uscita, secondo tempi e metodi prestabiliti. Saranno inoltre installati servizi igienici dedicati per evitare di entrare in contatto con il personale interno all’azienda, al fine sempre di salvaguardare la salubrità dell’ambiente.

E’ fatto d’obbligo assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di tutti i locali, dei reparti e dei luoghi comuni. L’azienda disporrà di colonnine,dispenser o simili per l’ igienizzazione delle mani. Ogni dipendente avrà l’obbligo di utilizzare mascherine,guanti monouso, camici etc… qualora la distanza interpersonale sia inferiore ad 1 metro.

Spazi comuni e spostamenti all’interno dell’azienda

Gli spazi comuni saranno gestiti in maniera tale da avere sempre un ricircolo dell’aria, saranno dotati di dispenser con detergenti igienizzanti, saranno contingentati gli ingressi e temporizzata la fruizione degli stessi.

Sarà necessario scaglionare gli ingressi/uscite dei dipendenti per evitare assembramenti. Ove è possibile si dedicherà una porta per gli ingressi ed una diversa per le uscite. Non saranno ammessi spostamenti interni ai locali se non indispensabili, saranno annullati corsi di formazione o simili. Si dovrà preferire lo smart working laddove possibile.

 

 
Caso sintomatico in azienda

Ai primi segnali di tosse, sintomi influenzali e simili si dovrà subito segnalare il dipendente al responsabile del personale. Si procederà con l’isolamento dello stesso e di tutti coloro che sono entrati a stretto contatto con lui, si informeranno le autorità sanitarie competenti da cui si apprenderanno le successive procedure.

Medico Competente

Il medico competente è colui che, collaborando con il datore di lavoro, avrà il dovere di segnalare eventuali fragilità o situazioni di pericolosità dei dipendenti, che verranno trattati nel massimo rispetto della privacy.

 

 

Coronavirus e responsabilità in azienda: se un dipendente si ammala?

Nel caso in cui un dipendente si ammalasse in azienda, di chi è la responsabilità? Si incorre in un reato penale?

Il Decreto Cura Italia nell’articolo 42 chiarisce che laddove il lavoratore venga contagiato all’interno dell’azienda deve essere tutelato come fosse un infortunio sul lavoro.

A tal proposito l’INAIL ha pubblicato un comunicato stampa del suo presidente Bettoni, che spiega i vari presupposti della tutela infortunistica e della responsabilità civile e penale dell’azienda per i contagi da Coronavirus dei dipendenti.

Infatti si tiene a precisare che la responsabilità penale non scatta in automatico, ma bisogna prestare grande attenzione a non commettere passi falsi.

Abbiamo già accennato ai protocolli di sicurezza emanati per ciascuna categoria di attività professionale cui le aziende devono attenersi e alla conditio sine qua non imprescindibile del loro rispetto per le aperture e per lavorare in totale sicurezza.

Se l’azienda dimostra di aver adottato tutte le misure di sicurezza atte a contrastare il contagio del virus è esente da responsabilità.

 

Il contagio è dunque un infortunio sul lavoro?

Ebbene anche il contrarre il coronavirus in azienda quindi nei luoghi di lavoro è equiparato all’infortunio sul lavoro:

[eltd_blockquote text=”Secondo i principi che regolano l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e, quindi, l’indirizzo vigente in materia di trattazione dei casi di malattie infettive e parassitarie, l’INAIL tutela tali affezioni morbose inquadrandole, per l’aspetto assicurativo, nella categoria degli infortuni sul lavoro, attraverso una equiparazione della causa virulenta a quella violenta. I contagi da coronavirus non fanno eccezione a tale regola e sono, pertanto, da ricondurre, a tutti gli effetti, nell’ambito degli infortuni sul lavoro e ciò sulla base di un consolidato orientamento dell’Istituto, della scienza medico-legale, nonché della giurisprudenza” title_tag=”p” width=””]

La responsabilità penale dell’azienda  verrà accertata solo in caso di inosservanza dei protocolli e dei dispositivi di protezione, cui seguirà inevitabilmente la sospensione dell’attività.

 

In conclusione

Ogni attività che si rispetti, ogni settore produttivo, tutte le categorie economiche e ricreative devono attenersi al protocollo di sicurezza emanato dal Governo, per cercare di minimizzare la probabilità che il coronavirus si diffonda, contrastando le possibilità di contagio. Adottando tutte le misure necessarie alla causa, si limiteranno anche le responsabilità aziendali. 

Esistono innumerevoli dispositivi sul mercato ed è per questo che Powersic propone uno dei più performanti sistemi per la rilevazione della temperatura corporea per consentire una ripartenza in totale sicurezza, garantendo il rispetto delle condizioni del Protocollo per la sicurezza sul lavoro.

Powersic ha scelto per i propri clienti un sistema integrato costituito da:

  1. una sonda per la misurazione della temperatura;
  2. una telecamera che consente di acquisire le immagini, memorizzare i dati e visualizzare le attività;
  3. un monitor.

 

 

 

Numerosi sono i suoi vantaggi come l’alta precisione nella misurazione della temperatura, la visione in tempo reale e la flessibilità del sistema.

Infatti il margine di errore nella misurazione della temperatura è inferiore ai 0,3°, il rilevamento avviene in modo del tutto automatico senza alcun contatto tra oggetti e/o persone, viene riprodotto in continuazione un video demo, visualizza e registra i dati del volto e la temperatura in tempo reale, supporto vocale con emissione di eventuale allarme in caso di temperature oltre la soglia, staffa adattabile e regolabile in altezza.

Altro vantaggio di tale sistema integrato è la possibilità del collegamento da remoto e la ricezione in tempo reale di un alert sulle rilevazioni oltre la soglia.

 

 

 

 

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